Forte accento salentino e una simpatia che riesce a trasmettere tranquillità anche ai pazienti più delicati e complessi: i bambini. Daniele Modoni è un dentista speciale, anzi, specializzato nel trattamento e nella cura dei pazienti più piccoli. E per farlo, usa qualsiasi mezzo, anche speciali magliette che disegna lui stesso per prendersi in giro e tranquillizzare i più piccoli.
La prima domanda è sempre la stessa: come hai conosciuto i fratelli Giovane?
Sono amici di lunga data. Prima di scoprire che fossero grandi professionisti nel settore, li ho conosciuti come amici e compagni di grandi serate. Poi hanno aperto la clinica, e mi hanno coinvolto e io ne sono stato molto felice!
Giovane ha una storia di professionisti pugliesi che viaggiano per il mondo, ma che non si dimenticano mai le loro origini. Qual è per te la cosa più bella della Puglia?
Io sono salentino, e risponderò con tre delle cose più importanti per ogni pugliese, ovunque esso sia: sole mare e ientu, il vento.
Salentino che vive a Grottaglie?
No, a Casarano in provincia di Lecce: il sud del sud. Non mi allontano perché sono troppo innamorato della mia terra, dei pasticciotti e di una torta alle noci clamorosa che fanno vicino a casa mia, a Galatina.
Però durante gli studi ti sei spostato!
Si ho studiato in Inghilterra e mi sono specializzato anche negli Stati Uniti. Lì ho imparato l’inglese un po’ macheronico ma che non mi tradisce quando serve!
Beh, l’inglese serve per cantare le canzoni a squarciagola..
Infatti! Io ne ho diverse preferite, e fra tutte I will survive la so perfettamente.
Oltre alla canzone preferita hai un titolo di un libro da consigliarci, magari di un film..?
Libri purtroppo non ne leggo abbastanza, mi dedico quasi solo a noiosissimi saggi di ortodonzia. Nemmeno con i film posso aiutarvi: l’ultimo che ho visto l’hanno scelto i miei figli. Un film su i pokemon noiosissimo, ho giocato al cellulare tutto il tempo, ma almeno loro erano soddisfatti.
Hai a che fare con i bambini tutti i giorni anche per lavoro: qual è la parte più difficile con loro?
I genitori che non collaborano. Una volta un bambino è venuto a trovarmi per un controllo e ho notato che era un pessimo spazzolatore. Ho segnalato la cosa alla mamma, che mi ha risposto basita “E io che posso farci se lui non si lava bene i denti?”. Questo per me è un problema: una mamma o un papà che non danno attenzione all’igiene dentale dei propri figli sono la cosa più difficile da gestire in un piccolo paziente.
La paura del dentista, invece, come la gestisci?
Sotto questo punto di vista i bambini hanno ragione: godiamo di pessima stampa, ma io credo che la paura che sia una reazione naturale che può essere educata. Basta spiegare al bambino – o anche al paziente più adulto – che siamo alleati e non nemici.
Negarla non serve, non funziona: va affrontata ed esorcizzata. Adesso poi, le tecniche di sedazione cosciente e in generale le terapie meno invasive hanno ampliato l’attenzione alla persona che stiamo quasi riuscendo a cambiare il mondo un sorriso alla volta.
Qual è una prima volta che ricordi con piacere?
Lavorando con i bambini ed essendo padre di due personcine che crescono giorno dopo giorno, ogni ora è la prima volta di qualcosa.
Come fai capire ai bambini che sei un amico?
Ho disegnato una maglietta apposta, che spunta da sotto il camice: c’è la mia faccia e una scritta che dice “Se non mi mordi le dita godi solo a metà”. Alcuni accettano l’invito, altri no per fortuna, ma il mio obiettivo è far capire loro che se capita è tutto ok!
Come ti descriveresti, in tre oggetti?
Il naso rosso di Patch Adams, le scarpe da running e il mare. Anzi, meglio: la barca a vela.
Dolce preferito?
Tiramisù, senza dubbio.
Tre domande a raffica: vino o birra, caffè o te, pasta lunga o corta?
Birra, però anche vino. Sono stato in Trentino di recente e ho fatto una degustazione di vini incredibile. Caffè assolutamente e la pasta è buona tutta, basta che sia pasta.
Ultimo viaggio fatto. Cos’è la prima cosa che hai messo in valigia?
Lo spazzolino naturalmente.
Weekend ideale?
Barca a vela, mare sole e vento che la spinge!