L’apparecchio è forse la protesi ortodontica più diffusa, utilizzata per riallineare i denti e garantire al paziente non solo una masticazione corretta ma anche il miglioramento estetico del suo sorriso.
È molto interessante sapere che l’apparecchio è una protesi che vanta una storia antichissima: alcuni archeologi hanno infatti rinvenuto resti umani mummificati datati intorno 400-300 a.C. che presentano fili di metallo o budello animale fissate intorno all’arcata dentale. Queste prime tecniche rudimentali erano infatti finalizzate – secondo la medicina dell’epoca – a rafforzare la dentatura del paziente.
Apparecchi ortodontici più simili a quelli che si conoscono oggi nascono intorno al XVIII secolo in Francia. Nel 1728, infatti, il dentista francese Pierre Fauchard, introdusse il cosiddetto Bandeau, una fascia di metallo sagomata che serviva ad ampliare l’arcata dentale. A partire da questa innovazione, i dentisti e gli ortodontisti che seguiranno si impegneranno a migliorare la tecnologia ortodontica e le tecniche applicative sui pazienti fino ad ottenere l’altissima qualità tecnologica delle protesi contemporanee.
Nonostante l’ingente evoluzione nelle tecniche e nelle tecnologie dell’ortodonzia contemporeanea, da un punto di vista prettamente psicologico, mettere l’apparecchio, specialmente quando il paziente è in età adulta, rimane una questione spinosa poiché è fonte di un certo imbarazzo ed è una forma di disagio a livello estetico.
Per ovviare all’invasività della protesi, l’apparecchio ortodontico può essere realizzato in un materiale completamente trasparente che ne annulla quasi completamente la visibilità nella cavità orale di chi lo indossa. L’apparecchio serve a migliorare l’igiene della cavità orale e correggere la masticazione del paziente. È una protesi indicata alla risoluzione di casi di malocclusione, di conseguenza ogni mascherina è disegnata esclusivamente su misura delle esigenze del paziente, ed è quindi realizzata in un materiale termostampato completamente trasparente che elimina il problema dell’occlusione dentale e dell’invadenza dell’apparecchio ortodontico a livello estetico.
Numerosi sono i vantaggi che presenta l’apparecchio invisibile: anzitutto la sua mobilità. Il poter rimuovere la mascherina consente un’igiene orale più approfondita ed inoltre il suo essere disegnata sull’arcata dentale di ogni singolo paziente la rende non solo più confortevole delle classiche bracket, ma permette inoltre di operare delle previsioni sulle tempistiche e sulla durata delle varie fasi della cura.
Come ogni apparecchio, viene sostituito ogni qual volta la situazione dell’arcata dentale lo richiede fino al raggiungimento del perfetto allineamento dei denti. Non vi è una durata fissa del suo utilizzo, poiché ogni terapia è calibrata sulle esigenze individuali di ogni paziente.