Come funziona il dentifricio? Come si sceglie? È importante che la scelta del dentifricio sia consapevole e che il paziente segua non solo i consigli del medico, ma che prediliga un prodotto in grado di agevolarlo realmente nella sua routine di igiene dentale domestica e quotidiana.
Quando applichiamo il dentifricio sullo spazzolino e lo strofiniamo sul dente la sua funzione non è solo quella di coadiuvare lo spazzolamento ma si occupa anche di trattare le molecole di placca rimosse dal movimento dello spazzolino sullo smalto: una volta sollevate dalle spatole, infatti, le molecole vengono intrappolate nelle bollicine della schiuma prodotta dal dentifricio!
Un parametro su cui giudicare un buon dentifricio è il suo grado di abrasività, ovvero la sua capacità di levigare il dente, lucidarne lo smalto e prevenire le macchie. Per non arrecare danni allo smalto, occorre scegliere un dentifricio con un grado di abrasività limitato soprattutto se si soffre di ipersensibilità dentale. In linea di massima i dentifrici sbiancanti insieme a quelli più pastosi hanno un grado di abrasività molto più elevata rispetto all’abrasività dei dentifrici in gel o liquidi.
Altro importante fattore per la scelta è la quantità di fluoro nel prodotto, che svolge un’azione remineralizzante e desensibilizzante per la cavità orale e soprattutto ha un ruolo molto importante per rinfrescare l’alito. Va sempre tenuto presente che va posta una minima quantità di dentifricio sullo spazzolino, in modo tale da non dover interrompere lo spazzolamento anzitempo a cause del gusto troppo forte del mentolo in bocca!