La mattina magari sei di fretta, colazione al volo, ti vesti, passi in bagno per l’ultima spazzolata prima di uscire ed ecco la sorpresa: striature rosso nel tuo dentifricio. Non preoccuparti però, il sanguinamento gengivale è estremamente comune tra i nostri pazienti, non va sottovalutato ma le sue cause sono le più disparate, dalle più semplici alle più complesse. Esploriamone alcune.
Banalmente, potresti aver esagerato con uno spazzolamento troppo energico, oppure hai strofinato con troppa foga il filo interdentale sui colletti gengivali, andandoli quindi ad irritare. In questo primo caso l’unico trattamento che possiamo consigliarti è quello di utilizzare uno spazzolino a spatole morbide abbinato a un dentifricio specifico per gengive sensibili, a base di tormentilla o sanguinaria.
Un secondo caso, già più complesso, è un accumulo eccessivo di placca in prossimità dei colletti gengivali che vanno a sviluppare un’infezione alla base della gengiva rendendola gonfia, rossa e sanguinante. In questo secondo caso la causa scatenante del sanguinamento è una scarsa igiene orale accompagnata dalla mancanza di una pulizia dei denti professionale, da eseguirsi almeno ogni sei mesi. In questo caso il sanguinamento va assolutamente tenuto sotto controllo e segnalato al proprio dentista di fiducia affinchè non si tramuti in una parodontite, infezione più profonda del parodonto.
Vi sono poi casi limite che legano il sanguinamento ad esempio al tabagismo, ad un’alimentazione ad alto contenuto di zuccheri (qui abbiamo parlato della correlazione tra zuccheri e denti) oppure a basso contenuto di vitamina C e K. In alcuni casi particolari vi sono dei medicinali che predispongono il paziente a questo tipo di disagio: farmaci anticoagulanti come il cumadin rendono le gengive molto più sensibili al contatto con lo spazzolino e di conseguenza rendono più frequente il sanguinamento. In ultima analisi anche casi di malocclusione dentale sono responsabili del fastidio.
In ogni caso sarebbe necessario che un dentista e un igienista dentale aggiornati valutino la situazione singolare del paziente, ne determinino con certezza scientifica la causa e solo allora propongano il miglior trattamento del sanguinamento.