Oggi parliamo di un argomento imbarazzante e fastidioso da affrontare con se stessi e con chi ne soffre: l’alitosi, ovvero l’alito pesante.
Non importa se avvertito su di sé o in chi si ha vicino, soffrire di l’alito cattivo è un problema comune e frequente che può risolversi seguendo poche semplici accortezze.
Facciamo anzitutto chiarezza: da dove nasce l’alitosi? Cosa la scatena? A creare il problema sono i batteri presenti in bocca rimasti a seguito di un cattivo lavaggio denti, o magari risultato di residui di cibo non correttamente rimossi, di protesi dentarie o apparecchi ortodontici non puliti o della scarsa pulizia della lingua.
Un caso più complesso è l’alitosi che si crea a seguito della presenza di carie, denti da devitalizzare, protesi non congrue, denti o residui radicolari da estrarre, che richiede naturalmente l’intervento di un dentista. Altro caso, invece, se l’alitosi nasce dall’assunzione di determinati farmaci che, diminuendo la salivazione, creano cattivo odore nella cavità orale.
Naturalmente una delle cause più banali dell’alito cattivo è l’alimentazione insieme alla scarsa idratazione, al fumo o al forte consumo di alcool.
In ogni caso per eliminare il problema occorre, come al solito, attenersi a una routine di igiene orale accompagnata da una dieta sana e al bere molta acqua per mantere la bocca fresca. Si possono poi eliminare dalla propria dieta alcuni alimenti – come cipolla o aglio – che persistono nella cavità orale e limitare l’assunzione di caffè e bevande gassate altamente zuccherate.
Un compagno fidato per l’eliminazione del problema alla radice è il collutorio, specialmente se ha una funzione specificatamente antibatterica e antiplacca. Non solo rifresca la bocca lasciando una gradevole sensazione, ma permette anche di sciacquare e lavare a fondo la cavità orale in ogni sua parte.
Se l’alitosi rimane persistente è forse però il sintomo di un problema più grave. In questo caso l’unico consiglio è rivolgersi a un team di professionisti.