Willy è l’igienista dentale della squadra Giovane.
La sua voglia di dare il meglio nel suo lavoro unita alla sua curiosità lo portano ad aggiornarsi costantemente sui prodotti e le innovazioni del suo settore, rendendolo un professionista eccellente a cui affidarsi con piacere.
Gli abbiamo fatto qualche domanda per scoprire qualcosa in più su di lui. In fondo si sa: i dentisti sono tutti paurosi solo fin quando non li si scopre appassionati dei dolci sorrentini!

Cominciamo dall’inizio della tua avventura nella squadra Giovane: come hai conosciuto Beatrice e Vincenzo?
W: Ho conosciuto prima Beatrice, siamo diventati amici perché eravamo compagni d’università alla Sapienza, dove abbiamo studiato entrambi Igiene Dentale.
Quando ci siamo laureati siamo rimasti in contatto, mi piaceva molto il modo di lavorare di Beatrice e ci trovavamo d’accordo su tutto. Lei poi mi ha presentato Vincenzo e da lì è nato il rapporto di amicizia e stima professionale.

Sei di Napoli, ma ti sei lasciato conquistare dalla Puglia e dai fratelli Giovane.
Cos’è la cosa più bella della Puglia secondo te?
W: Ho imparato a conoscere la Puglia poco a poco grazie a Bea e a Vincenzo. La sua forma è unica: è stretta e lunga, e questo le permette di diversificarsi in maniera sempre interessante sul territorio. Il mare, i paesaggi, i prodotti locali, la cultura culinaria: variano tantissimo tra le diverse aree della regione ed è questo secondo me il valore aggiunto della Puglia.
E poi la gente: i pugliesi mi piacciono molto!

E invece di Grottaglie, cosa ti ha colpito di più?
W: Grottaglie ha una splendida tradizione di artigianato, le sue ceramiche sono uniche in tutta Italia. Mi piace moltissimo l’approccio che gli artigiani della città hanno al Made in Italy. Possiamo dire che la cura e la passione che i ceramisti di Grottaglie mettono nelle loro opere ispira molto il nostro lavoro.

E oggi, dove abiti?
W: Dopo tanti anni in giro per il mondo, per viaggi, per lavoro e per passione, ho deciso di iniziare questa avventura di Giovane Odontoiatria e mi sono trasferito a Grottaglie. È una realtà che mi piace molto!

Quante lingue conosci?
W: Il napoletano vale come lingua?

Certo!
W: Allora, conosco il napoletano come prima lingua! L’inglese lo capisco molto bene soprattutto nella sua dimensione scientifica: so descrivere perfettamente un osso in inglese, ma rispondere a un turista che si è perso nei nostri vicoletti mi risulta più difficile!

Magari puoi aiutarti con la musica! Per esempio, qual è la tua canzone preferita?
W: Bhe, naturalmente Torn’a Surrient.
Mi ricorda un periodo bellissimo in cui la mai vita si divideva tra due gioielli del golfo: Sorrento e Napoli.

Ultimo libro letto che ricordi esserti piaciuto?
W: Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway. L’ho letto un po’ di tempo fa ma mi ricordo che il rapporto del protagonista con il mare, la natura e la sua solitudine mi hanno colpito molto.

E invece un film che hai appena visto ma non ti è piaciuto?
W: Beh questa domanda è più difficile: di solito scelgo un film con attenzione, amo guardare prima i trailer, informarmi sulla trama. È difficile che cominci qualcosa ad occhi chiusi. Però devo dirti che Bandersnatch di Black Mirror non mi è piaciuto, non l’ho capito. Mi ha lasciato interdetto fin dalla scelta di cosa far mangiare al protagonista a colazione.

A proposito di trame avvincenti, allora, ci racconti un aneddoto su uno tuo vecchio paziente?
W: Beh da quando ho cominciato a lavorare ho conosciuto un sacco di gente divertente. Una volta un mio paziente era inspiegabilmente convinto che il fumo facesse bene ai denti, li rendesse più belli. Oppure mi ricordo anche di un’altra giovane signora mia paziente che si curava i denti con collutori naturali. Intrugli di erbe, argille e fanghi che pigmentavano i denti in maniera terribile!

Si sa che tutti hanno paura del dentista e anche della seduta di igiene dentale. Tu cosa diresti a un paziente terrorizzato per tranquillizzarlo?
W: Il team Giovane è composto solo da professionisti molto bravi e affidabili. Il nostro obiettivo è quello di offrire al paziente un sorriso perfetto con il minimo disagio possibile. Chiunque venga a trovarci ci scoprirà affiatati e incredibilmente gentili. È impossibile avere paura di noi!

Tornando a te, nell’ultimo viaggio che hai fatto dove sei stato e cosa hai conosciuto? Cos’è che ti ricordi meglio?
W: Sono stato a Madrid: una città fantastica sotto tantissimi punti di vista. Mi ha colpito molto la sua voglia di darsi da fare, di essere sempre al passo, di voler dare sempre di più. La sua capacità di innovarsi. E poi le tapas, le tapas sono state davvero una scoperta! E poi, di Madrid non mi dimenticherò mai il cielo.

Quando parti cosa non puoi dimenticarti?
W:n questo momento, phon e spazzola per i capelli.

Ora una domanda un po’ filosofica: qual è la tua ultima prima volta?
W: Devo pensarci un secondo, però ti direi guidare un gommone! Qualche estate fa mi sono riscoperto marinaio, è stato molto divertente!

Stiamo riuscendo a definirti sempre un po’ di più, forse questo ci aiuterà a tranquillizzare i pazienti che ancora non ti conoscono! Ma se dovessi raccontarti attraverso tre oggetti?
W: Sono oggetti del mio lavoro: l’ipad, la macchina fotografica e gli ingranditori. I miei strumenti del mestiere mi definiscono molto, mi dedico alla mia professione con molta passione!

Ma se potessi spiegarci meglio che fai, con una metafora?
W:Beh, io adoro fare la spesa e nel mio lavoro ci metto la stessa attenzione e ricerca. Sono sempre aggiornato, cerco il materiale migliore per i miei pazienti, provo prodotti nuovi per testare sempre l’eccellenza.

Visto che parliamo di cibo: dolce preferito?
W:La delizia al limone, un dolce di Sorrento. Insuperabile.

Vino o birra?
W: Vino

Caffè o the?
W:Beh, caffè naturalmente.

Pasta lunga o pasta corta?
W:Questa non è facile… Direi pasta lunga.

Quando finisci di lavorare in Giovane Odonotoiatria inizia finalmente il weekend: come ti immagini il fine settimana perfetto?
W:Non importa dove né cosa, l’importante per me è la compagnia. In buona compagnia succedono solo cose belle e divertenti. Solo così mi ricarico per iniziare la settimana!